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La casa sull’argine vs I leoni di Sicilia: due saghe a confronto

la casa sull'argine di daniela raimondi

Ho da poco terminato la lettura di La casa sull’argine, di Daniela Raimondi. Complice la fascetta che avvolge il volume, il libro si offre al confronto con I leoni di Sicilia, di Stefania Auci che, a proposito del volume edito da Nord, dichiara:

«Vitale, poetico e pieno di passione: grazie a un coro di voci autentiche, trascinanti, questo romanzo racconta una storia indimenticabile.»

Il paragone tra i due romanzi, presumibilmente sostenuto da ragioni di marketing, rischia di compromettere il gradimento di due libri molto diversi. Da una parte abbiamo il caso editoriale di Auci, con la memorabile impresa della famiglia Florio, modesti bottegai capaci di riscrivere il proprio destino, fondatori di due imprese di successo (il tonno e il marsala ancora oggi famosi) costruite mattone su mattone a forza di intuito, determinazione e azzardi; dall’altro c’è la saga della famiglia Casadio che, in un borgo sperduto lungo gli argini del Po’, vive una storia decisamente meno epica, direi comune, arricchita da un sottile filo di magia che divide i suoi figli e ne segna la sorte. 

La trama in pillole

Chi sono i Casadio? Una stirpe ibrida, nata dall’unione poco riuscita tra Giacomo, un sognatore senz’arte né parte, e Viollca, una zingara abile nei tarocchi e dotata di un formidabile istinto per le cose della vita; proprio lei, la straniera con le penne di fagiano tra i capelli e inspiegabili abitudini a metà tra l’esotico e l’intransigente, è individuata come l’origine delle sfortune della famiglia.

I due opposti, infatti, invece di fondersi danno vita a un albero genealogico surreale, diviso com’è tra i pratici, biondi esponenti del ceppo lavoratore e gli estrosi, bruni rappresentanti del ramo dei sognatori. I primi perseguono i traguardi concreti della gente semplice – un pezzo di terra, un buon matrimonio e un lavoro stabile – riuscendo negli anni a guadagnare piccoli successi a costo di enormi sacrifici; i secondi inseguono vaghi sogni di arte e musica o, sul finire del libro, l’allettante richiamo della politica, parlano con gli spiriti e prevedono l’avvenire. 

Sogni e altre stranezze: i personaggi de La casa sull’argine

Ma non lasciatevi andare a romanticismi. Nel micromondo creato da Raimondi, delicatamente intersecato dalle principali vicende della storia d’Italia (dai moti rivoluzionari alla fuga oltreoceano, dalle guerre agli Anni di piombo), non c’è futuro per la magia: un destino tragico aleggia sui sognatori, fortunosamente riportati con i piedi in terra dai “concreti”, inclusa la stessa Viollca; l’appariscente capostipite zingara è la prima ad avvertire che il fantasticare nasconde una ricerca inutile e pericolosa .

Il romanzo di Stefania Auci racconta una storia prodigiosa, eppure vera, un innesto di concretezza e ambizione reso fertile dal sole della Sicilia e dal mare; Daniela Raimondi invece intreccia una trama convenzionale sullo sfondo di una Natura ostile, in cui il Po’ minaccia costantemente di cancellare gli sforzi e le persone; i protagonisti de La casa sull’argine sono uomini e donne semplici nelle origini e nei sogni, così impegnati a resistere al Fato da essere incapaci di scriverne uno diverso.

Questione di tempi

La differenza tra i due libri, peraltro, si manifesta anche nello stile, a prescindere dalla presenza (più marcata Sull’argine che in Sicilia) di due dialetti inconciliabili. Il caso letterario di Auci si dipana al presente indicativo, il tempo del qui ed ora, il modo di chi ha fretta, uno stile che si attaglia alla vicenda narrata ma che rende la lettura poco immersiva; in definitiva una scelta azzardata che può risultare fastidiosa e che in parte penalizza una storia di per sé appassionante, perché lascia il lettore sempre sulle pagine e mai dentro. Raimondi sceglie un più tradizionale passato remoto, regalando al lettore una andamento scorrevole, confortevole; non sarà quella storia indimenticabile annunciata dalla “collega”; ma risulta una lettura accogliente, a cui è facile abbandonarsi in lunghi pomeriggi di relax, in cui anche piccoli elementi di fantastico diventano familiari.

  • Titolo completo: La casa sull’argine. La saga della famiglia Casadio
  • Autore: Daniela Raimondi
  • Genere: romanzo (400 pagine)
  • Casa editrice: Editrice Nord
  • Anno di pubblicazione: 2020


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