unlibrounvolo

Storie della buonanotte da ricordare al risveglio

Storie della buonanotte per bambine ribelli recensione

Sii sempre fedele a te stessa e non permettere mai a quello che dicono gli altri di distrarti dai tuoi obiettivi.

Politiche, sportive, attiviste, ballerine, cantanti e scrittrici, giornaliste, studentesse, musiciste e dottoresse, artiste, avvocate e regine, scienziate ed esploratrici, piratesse e chef: sono le 106 protagoniste di Storie della buonanotte per bambine ribelli, raccolta di racconti a cura di Elena Favilli e Francesca Cavallo. E se alcune di queste professioni vi suonano male declinate al femminile, farete bene a ricredervi e ripassare un po’ di storia: perché le nostre Storie dimostrano che le donne, se vogliono, possono essere anche pugilesse, rapper, spie e pilote di Formula Uno!

I cento racconti, illustrati da 60 disegnatrici (anche loro tutte donne!), sono tratti da ogni angolo del mondo e ogni epoca storica: da Cleopatra a Michelle Obama, passando per le sorelle Brontë e Amelia Earhart, per arrivare a Maria Montessori e Misty Copeland, e cito solo alcune delle più note.

Nobili o povere, istruite o non, mature o appena adolescenti, ce n’è per tutti i gusti: ognuna si è guadagnata una menzione speciale, merita che la sua vita sia ricordata, tramandata. No, non parliamo necessariamente di donne che hanno compiuto imprese straordinarie: alla genetista, all’attivista, alla record-woman, alla “prima donna che…” si affiancano insegnanti, pasticcere, scrittrici o cantanti come ce ne sono tante, tantissime. E non parliamo nemmeno di esempi di virtù, di bontà: ci sono anche piratesse, sanguinarie guerriere, regine disposte a tutto per salvare il loro regno.

storie della buonanotte per bambini ribelli copertina

Non esiste un modello, un archetipo, al contrario: quello che le accomuna è il loro essere intensamente se stesse. La loro forza di volontà; la loro testardaggine, il coraggio, l’imprudenza, la sfrontatezza che le ha spinte in ogni epoca e in ogni luogo, in pace e in guerra, a superare barriere culturali, limiti eteroimposti, pregiudizi e ostacoli. A realizzare la propria idea di sé, quale che fosse, senza curarsi del dissenso degli altri. 
Alcune di loro sono nostre contemporanee, perciò le conosciamo bene, possiamo seguirne le vicende aprendo Twitter o i giornali. È il caso di Hillary Clinton, Malala, Aung San Suu Kyi. Possiamo giudicarle e lo facciamo; non importa che ci piacciano. Non conta che si compromettano, che facciano uno scivolone. Importa che siano sulle nostre bocche, nei nostri pensieri, nei nostri libri di storia, nei nostri commenti ammirati o arrabbiati: vuol dire che sono, che contano, che hanno infranto il famoso tetto di cristallo quel tanto che bastava per farne oggetto di invidia o ammirazione. Si sono ribellate a un mondo che (in ogni epoca e in ogni luogo) le avrebbe volute nascoste, accondiscendenti, sottomesse, oppure regine (ma) consorti, nella migliore delle ipotesi First (ma) Ladies.

C’era una volta una bambina di nome Jessica che aveva paura dell’acqua.

Per narrare le loro storie, Favilli e Cavallo scelgono la forma tipica della favola: ci sono il classico attacco e l’illustrazione, le frasi semplici e cantilenate, i cattivi consiglieri, le esclamazioni di stupore…

Data l’esplicita destinazione della raccolta (le bambine), alcune vicende sono semplificate, appiattite. E se all’inizio questo mi aveva un po’ infastidita, riflettendoci mi sono resa conto che non poteva essere diversamente. Non è un libro da cui imparare, piuttosto uno da cui farsi ispirare: storie da rimuginare in sogno, in modo che ci diano coraggio al mattino. E che siano storie, e non favole, resta un valore: perché dimostrano che l’impossibile non esiste. È importante che Alicia Alonso, ballerina classica cieca, e Jacquotte Delahaye, temutissima piratessa, siano esistite davvero.

Proprio perché sono storie, e non fiabe, a volte manca il “visse per sempre felice e contenta”: ma forse il senso non è riuscire. Forse, il vero lieto fine è provarci.  

Dovete volere! Avete diritto di chiedere! Dovete desiderare.

  • Titolo: Storie della buonanotte per bambine ribelli (Good Night Stories for Rebel Girls)
  • Autrici: Elena Favilli e Francesca Cavallo
  • Genere: Racconti illustrati
  • Traduzione: Loredana Baldinucci
  • Casa editrice: Mondadori
  • Anno di pubblicazione: 2017 (2016)

1 Commento

  1. Pingback: Storie della buonanotte da ricordare al risveglio – unlibrounvolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *